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CASERA RAZZO (BELLUNO) 28/8/12
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E' una splendida mattina di fine Agosto con l'aria fresca e secca, il cielo limpido e terso: decido d'improvviso di salire a Casera Razzo, grande ed antica casera raggiungibile non da troppi anni, a causa delle frane, che annualmente erano solite interessare le 3 strade di accesso (da Sauris, da Laggio di Cadore e da Campolongo di Cadore, quest'ultima via Forcella Lavardet ora definitivamente dismessa). Da bambino ricordo il fascino che questo nome mi suscitava, amplificato, forse, dalle strade interrotte, dalla sua conseguente irraggiungibilità e dal vedere gli operai impegnati sui tornanti poco sotto il Valico di Sella Ciampigotto mentre tentavano di risanare e rendere accessibile la strada. Sempre chiedevo a mio nonno od a mio padre di accompagnarmi a Casera Razzo ed ogniqualvolta si andava, la casera era irraggiungibile.
Ricordo ancora la prima volta che la raggiunsi: il vecchio edificio in pietra, circondato dalle stalle e posizionato in luogo tanto ameno quanto panoramico sul vasto Altopiano di Razzo, è sempre lì ed oggi funge da punto di ristoro caseario per i viandanti. Vi sono ritornato parecchie altre volte, proprio per le belle e pacifiche sensazioni che quel luogo ha sempre saputo incutermi.
Lo raggiungo, così, anche stavolta, con l'intento di assaporarmi la bella giornata, di rilassarmi e di ascoltare i silenzi della montagna con i suoi ineguagliabili paesaggi. Decido, così, di fare la semplice passeggiata delle malghe, che da Casera Razzo porta a Casera Mediana e, da ultimo, a Casera Chiansaveit, ai piedi dell'alto Monte Bivera.
Sarà una sorpresa assai piacevole, per me, ammirare le belle creste erbose e, giù in basso vedere una porzione smeraldina e turchese, che interrompe il verde delle abetaie e dei prati: è il Lago di Sauris, che mai come da quassù sembra ingentilire il paesaggio!
Il cammino prosegue, peraltro senza difficoltà alcuna, lungo la carrareccia che conduce, ora nel bosco di abeti, alla non distante Casera Chiansaveit, piccola e bellissima costruzione posta ai piedi del versante NO dell'alto monte Bivera. Ad accogliermi il curatissimo tamer, i vasi di fiori traboccanti di gerani coloratissimi, la storica fontana del 1930 da cui sgorga della freschissima acqua, i bei tavoli in legno all'aperto con le panche. Mi soffermo a lungo in quest'angolo idilliaco e silenzioso a godermi la pace ed i piccoli particolari della costruzione e del paesaggio circostante.
Riprenderò la passeggiata verso Casera Razzo con calma, raggiungendo il Rifugio "Tenente Fabbro" sito al Valico di Sella Ciampigotto, al margine dell'Altopiano di Razzo, dove d'inverno, tra i larici, si scia tra pochi intimi!
Buona passeggiata,
Giuliano.